L’Associazione Le Stanze del Sé
promuove
Matrioska
Con tanti segni lasciati dal tempo
da un’idea di
Michela Caccavale
Viviana Russo
Video ispirato
alla raccolta MATRIOSKA di Silvia Mascagni
(codice Patamu 190856 – tutti i diritti riservati))
Regia, riprese, montaggio
Simone A Tognarelli
Produzione
LE STANZE DEL SE'
Postproduzione
Acute Vision
Progetto realizzato grazie alla presenza di
Giada Baicchi
Greta Bartolomei
Stefania Barzagli
Livia Bettinelli
Lucia Bonora
Giovan Battista Calandra
Daniela Castellini
Luciana Cerretani
Valentina D'Aria
Daniela Danieli
Patrizia Franchi
Shaila Gityo
Rita Iacoviello
Veronica Landi
Silvia Mascagni
Manuela Pacchini
Giorgia Parisini
Elena Romoli
Michela Sandrini
Laura Tarqujni
Anna Maria Vannini
Ivanna Yevsiukova
Alle voci di
Giada Baicchi
Serena Bertini
Luca Bicchielli
Lucia Bonora
Maria de Cusatis
Patrizia Fantozzi
Patrizia Franchi
Ai gesti
delle studentesse e degli studenti del
Liceo coreutico “Niccolini Palli” di Livorno
Classe IV cor
Ester Bertini
Anna Bonaccorsi
Caterina Bucci
Gabriele Di Grande
Shaila Gitto
Ginevra Magrini
Fatima Viaggi
Docente
Livia Bettinelli
Alle armonie di
Schola Cantorum Rosignano
diretta dal Maestro
Diego Terreni
Fisarmonica
Maestro Massimo Signorini
Soprani
Candida Becherini
Letizia Biancani
Rocio Espinoza
Loredana Frosinini
Serena Landi
Anna Nonni
Tiziana Rosi
Niccoletta Torri
Contralti
Paola Baccellini
Dania Biasci
Giuseppina Conflitti
Giuliana Giomi
Netty Parolai
Genni Piccinetti
Donatella Sardi
Nicoletta Taddei
Tenori
Aspreno Belviso
Pasquale Casaburo
Paolo Morelli
Bassi
Franco Bardi
Bruno Lami
L’Associazione LE STANZE DEL SE’
dedica
questo video/progetto
alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne
25 novembre 2024
“Con tanti segni lasciati dal tempo, dalle esperienze vissute da sé,
dalle altre prima di sé e dalle migliaia di altre fuori e dentro quella matrioska.
Aveva dentro di sé il dolore delle altre.
Ma se ne era liberata.
Matrioska era tutte loro.
Matrioska era libera.”
Silvia Mascagni
Ringraziamo
Il Comune di Rosignano Marittimo per il Patrocinio concesso
I luoghi che ci hanno accolto per le riprese
la sensibilità e l’intensità di chi ha offerto la propria presenza
il ricordo di chi assente
è stato presente dentro di noi nella realizzazione di questo omaggio
TESTIMONIANZE SUL PROCESSO COREOGRAFICO
A cura della classe 4A cor del Liceo coreutico “Niccolini Palli" Livorno
Durante il mese di Ottobre, la nostra classe (4A cor) ha partecipato al progetto Matrioska proposto dall’associazione le stanze del sé; il progetto è dedicato alla giornata contro la violenza alle donne.
Il lavoro si è suddiviso in varie parti:
la prima fase è stata la lettura; le due signore dell’associazione Michela e Viviana sono venute in classe a leggerci alcune storie del racconto inedito; la seconda fase è stata la scelta di alcune parole (di queste storie) che ci avessero particolarmente colpito e inerenti al contesto; la terza fase è stata mettere in pratica le frasi, crearci un movimento che le raffigurasse e soprattutto creare un movimento che riuscisse a colpire lo spettatore da una qualsiasi emozione, la quarta fase sono state le riprese, la messa in scena.
Non nego che questo lavoro sia stato difficile, è stato un percorso che mi ha recato delle sensazioni mai avute prima, mi sono sentita come una parte integrante del testo pur non avendo mai avuto determinate esperienze. Volendo raccontare al mondo alcuni tipo di violenze è un testo che necessita di ascolto e di un lettore; non c’è stata superficialità nello svolgimento, né per quanto riguarda la lettura ne per la parte pratica; non era il “tipico compito” di scuola che lo studente seppur svogliato è obbligato a fare, mi sono sentita in dovere di farlo, per tutte quelle povere ragazze e donne che non hanno avuto la vita che si sarebbero meritate, come per solidarietà.
Questo progetto, senza ombra di dubbio fa parte della mia crescita personale, c’è stato un impatto diretto in confronto a quello dell’anno scorso di conseguenza mi sono resa conto di aver preso più consapevolezza della realtà dei fatti.
Mi dispiace non essere riuscita ad essere presente il giorno delle riprese perchè sono sicura che queste sono opportunità uniche nel loro genere.
Caterina Bucci, 4ACOR
Quando sono venute Michela e Viviana a presentarci il progetto, all'inizio non sapevo cosa saremmo riusciti a fare. Quando Viviana ci ha letto le varie storie sono rimasta molto affascinata dal modo in cui le raccontava; quelle storie mi hanno toccato nel profondo e mi hanno fatto riscoprire com'è veramente il mondo, quello che succedeva e che io facevo finta di non vedere, perché avevo paura di essere sopraffatta da tutte le cose brutte che accadono. Pensare che ho scoperto l’infibulazione tramite un social network mi ha fatto capire quanto in realtà siano importanti per rimanere connessi al mondo.
Ognuno di noi ha scelto una delle storie, le abbiamo lette e da quelle storie abbiamo estratto delle parole che ci avevano colpito, e sulle quali poi avremo inventato dei gesti per poi farle imparare ad altre persone per realizzare un video.
Nelle varie lezioni abbiamo collaborato per trovare dei gesti facili ma contemporaneamente significativi, che ricordassero le varie storie; nonostante ognuno di noi avesse una storia, ci aiutavamo l'un con l'altro così da avere più idee, dopo varie prove e cambiamenti, abbiamo provato e riprovato e nonostante alcune difficoltà siamo alla fine riusciti a farli tutti e a impararli, abbiamo fatto varie riprese per riuscire ad andare tutti a tempo e insieme all’aiuto della professoressa abbiamo corretto delle imperfezioni.
Alcuni giorni dopo, ho ricevuto il video di una delle prime prove dei gesti fatti uno per uno, e ne sono rimasta felice; nei fine settimana ho deciso di partecipare attivamente alle prove alle varie riprese; sabato sono andata insieme alla professoressa a Rosignano e siamo andate nel luogo di ritrovo, mi sono presentata e ho avuto l’onore di conoscere la scrittrice delle varie storie, ci siamo tutti presentati e abbiamo iniziato a studiare e ripassare tutti i gesti da zero correggendo sempre ogni imperfezione, e a ogni gesto la scrittrice diceva qualcosa in più e ci spiegava delle cose in più riguardante le storie, e devo essere sincera sul fatto che avevo frainteso e non avevo capito proprio ogni storia e questo mi ha fatto capire quanto erano delicate le parole scritte; quando le abbiamo fatte tutte, ci siamo salutati.
Domenica mattina siamo tornati nello stesso posto, ma sfortunatamente non siamo potuti andare nel posto in cui volevano fare le riprese, ma nonostante questo non ci siamo arresi ma anzi, dopo aver fatto varie prove, e aver ascoltato l'orchestra abbiamo iniziato fare le varie riprese, tutti vestiti di bianco, abbiamo deciso il modo nella quale far vedere i sette7 gesti scelti da noi a ripetizione, poi ci siamo spostati all’aperto e siamo andati ai lavatoi e abbiamo fatto altre riprese in maniera diversa.
Potrei scrivere tantissime altre cose, ma è stata un’esperienza veramente bella e diversa dall’ordinario, mi ha lasciato tanti ricordi diversi e mi ha permesso di essere più sicura di me stessa.
Shaila Gitto 4cor
Insieme alla classe abbiamo partecipato al progetto Matrioska, riguardante la giornata sulla violenza contro le donne.
Come prima cosa ci siamo occupati di leggere i testi che raccontano ognuno una storia diversa e una violenza diversa; dopo averli letti abbiamo individuato alcune parole che suscitavano in noi un'emozione o parole che smuovevano qualcosa dentro di noi mentre le leggevamo.
A me era stato assegnato il racconto della terza donna e le parole che più mi avevano colpita sono state "onda" e "ricordo".
Dopo avere scelto le parole abbiamo iniziato a lavorare in sala danza. Stando ad occhi chiusi e leggendo ad alta voce le parole, abbiamo lasciato che il nostro corpo ci suggerisse dei movimenti. Ognuno di noi doveva trovare un movimento per ogni parola. I movimenti li abbiamo uniti ed eseguiti in una camminata in fila, ispirandoci alla Nelken Line di Pina Bausch.
Dovevamo eseguire un passo ogni due tempi musicali, e ad ogni passo dovevamo eseguire un movimento. Alla fine abbiamo eseguito la nelken line in musica.
Questo lavoro mi ha fatto capire che la violenza contro le donne ha moltissime forme; di alcune non ne avevo mai sentito parlare e ne sono venuta a conoscenza grazie alla lettura dei racconti.
Mentre leggevo le storie provavo a mettermi nei panni di ogni donna per provare a capire almeno un pò quanto dolore avessero sentito; allo stesso tempo leggendo ho capito che tutte le donne hanno avuto coraggio e forza per provare a sfuggire o a resistere a tutto il male che gli veniva fatto.
Fatima Viaggi 4 cor