Conversazioni
Monte Verità - L'utopia di un altrove
Relatrice Nunzia Tirelli
ConversAzioni
Oltre e altrove: le forme della di-stanza
Rudolf Laban e i suoi collaboratori arrivano a Monte Verità da Monaco, poco dopo la sua decisione di dedicarsi in particolare modo alla danza. Sulla collina dell’Utopia ha inizio un significativo percorso di ricerca che dura tutta una vita. Un’unione momentanea e felice sotto il segno della libertà e dell’intelligenza creatrice.
Nunzia Beltrametti-Tirelli
CMA, LIMS NY, SDCS Trinity Laban, Londra, DanzaMovimentoterapeuta, ATI Bologna. Danzatrice in Svizzera e all’estero, Teatro delle Radici, Lugano dal 1990. MA“ Ground Form” Movimento Autentico, Wabi Sabi mentoring, insegnante di Yoga Sciamanico e Integrale e Yoga Giapponese, Imaginal Academy . Dal 2002 si dedica agli studi di Rudolf Laban e organizza LABAN EVENT www.laban.ch sul Monte Verità 2013-2019. 2014 Premio Svizzero di danza Patrimonio. 2018 - 2023 membro della giuria svizzera di danza.
LE STANZE DEL SÉ organizza il ciclo "CONVERSAZIONI - oltre e altrove, le forme della di-stanza : storie, testimonianze e amicizie" per raccontare 10 anni di cammino tra impegno arte meraviglia cultura e conoscenza.
Ingresso libero
QUANDO
Sabato 12 aprile 2025
Ore 17.30 – 19.00
DOVE
via della Colombaia 4
https://maps.app.goo.gl/NY8j7YGWA9Bbid6c8
Bibbona (Livorno)
INFO
333 6621213
“In tutto rimasi sette giorni senza mangiare.
Durante questo periodo la mia pelle si rigenerò e si
rinnovò, mi abituai alla nudità, ai duri giacigli,
al calore del sole e al freddo vento della notte. (…)
A volte mi pareva come se dovessi indurirmi,
buttare le radici e ricadere in una vita vegetale o minerale.”
Hermann Hesse
MEDITAZIONE COREUTICA
Pratica in natura condotta da Nunzia Tirelli
"Il pensare-in-movimento […], a differenza del pensare in parole, non serve a
orientarsi nel mondo esterno, ma piuttosto perfeziona l’orientamento del-
l’uomo nel suo mondo interiore, dal quale sorgono continuamente impulsi
che cercano uno sbocco nell’agire, nel recitare e nel danzare."
R. Laban
Una delle aree che Rudolf Laban ha investigato comprende la ricerca di come incarnare lo spirituale nella danza. Questa ricerca così come la sua visione dello spazio dinamico trovano radici nella cosmologia di Platone, nella Sezione Aurea, nella geometria, nei solidi platonici, nelle analogie con l'armonia musicale e con il rapporto del movimento umano rispetto alla dinamica del cosmo. Dr. Valerie Preston-Dunlop, ricercatrice, allieva di Rudolf Laban, ha sviluppato strumenti pratico-teorici per approfondire in modo coerente e rigoroso il materiale di Laban sull’Armonia dello Spazio. Con la Meditazione Coreutica Dr. Preston-Dunlop rende accessibile a tutte le persone la possibilità di sperimentare con il movimento la bellezza del vivere armonico.
Nunzia Beltrametti-Tirelli
CMA, LIMS NY, SDCS Trinity Laban, Londra, DanzaMovimentoterapeuta, ATI Bologna. Danzatrice in Svizzera e all’estero, Teatro delle Radici, Lugano dal 1990. MA“ Ground Form” Movimento Autentico, Wabi Sabi mentoring, insegnante di Yoga Sciamanico e Integrale e Yoga Giapponese, Imaginal Academy . Dal 2002 si dedica agli studi di Rudolf Laban e organizza LABAN EVENT www.laban.ch sul Monte Verità 2013-2019. 2014 Premio Svizzero di danza Patrimonio. 2018 - 2023 membro della giuria svizzera di danza.
Meditazione Coreutica, Laban Event 2018, Monte Verità
ISCRIZIONI (entro giovedì 10 aprile)
333 6621213 (messaggio Whatsapp)
CONTRIBUTO
20 euro - le attività sono riservate a soc* dell'associazione Le Stanze del Sé in regola per l'anno 2025 (è possibile iscriversi all'associazione il giorno stesso della pratica – 5 euro) l'iscrizione è valida come copertura assicurativa per la pratica.
QUANDO
Sabato 12 aprile 2025
Ore 14.00 – 16.30
DOVE
via della Colombaia 4
https://maps.app.goo.gl/NY8j7YGWA9Bbid6c8
Bibbona (Livorno)
INFO
333 6621213
SITO WEB
RUDOLF LABAN E LA COMUNITÀ UTOPICA DI MONTE VERITÀ
Rudolf Von Laban è una personalità poliedrica ed esuberante: pittore, poeta sperimentale, filosofo, teorico della danza, danzatore, coreografo. Si concentra soprattutto sullo studio della danza accademica, pur non corrispondendo, questo codice limitato, alle sue ben più ampie esigenze espressive. La sua ricerca si volge verso una visione universalistica della danza, elaborata secondo una nuova dialettica che tenga conto delle basi naturali del movimento. Egli porta l’attenzione al problema del corpo che non dovrebbe essere inteso come passivo e obbediente strumento per l’espressione, ma come fonte prima del linguaggio della danza.
Il verbo labaniano comincia a diffondersi grazie ai numerosi adepti del coreografo e grazie ai “cori in movimento”, feste coreutiche di tipo rituale per gruppi di non professionisti.
Questo genere di riti corali nasce ad Ascona, in Svizzera, sul Monte Verità, tra il 1910 e il 1914.
La comunità utopica di Monte Verità aveva fatto del naturismo il modello di un vivere sano, emancipato, immerso nella natura e in profonda armonia con essa, tanto da promuovere l’arte come terapia e come antidoto al sentimento di alienazione individuale e sociale che cominciava a diffondersi nella società industriale.
“La comunità eretica di Monte Verità era un luogo sia fisico che mentale, uno scrigno di culture, pensieri, ideali, di forme artistiche e di artisti e intellettuali, di animi e di spiriti alternativi e ribelli in equilibrio tra musica, poesia, teatro, letteratura, danza e natura.
Un autentico microcosmo di creatività e ingegno, dove si impostarono utopie fondamentali. Accanto a chi era mosso da spirito ideologico, a Monte Verità, si incontrava la crème dell’Intellighentia anticonvenzionale ribelle ed inquieta di inizio secolo: intellettuali come Carl Gustav Jung, Otto Gross, André Gide, Hermann Hesse, Thomas Mann, Paul Klee, e moltissimi altri.
Dal 1933 Jung darà vita ad una intensa attività culturale in Monte Verità organizzando incontri come gli Eranos, dal greco società, associazione attraverso partecipazione, conversazioni e convegni a livello mondiale relativi alle più disparate tematiche. Attraverso una forte immigrazione di idealisti, Monte Verità diventò verso il 1900, l’antipodo della città, il contra-mundus del “ritorno alla natura”.